Il progetto Science For Peace è nato su iniziativa di Umberto Veronesi nel 2009, per sottolineare che la scienza può e deve contribuire con azioni concrete al raggiungimento della pace.
Questo traguardo, tanto difficile da realizzare quanto necessario, vede nella Conferenza Internazionale Science for Peace un'iniziativa concreta da parte dei protagonisti del mondo scientifico, della cultura, delle istituzioni e della società civile. Quello che sembrava un progetto utopistico, riunire i migliori scienziati per discutere e realizzare progetti di pace, è da dieci anni una realtà concreta, in Italia e nel mondo.
Science for Peace si pone due obiettivi di altissimo respiro:
Vogliamo diffondere una cultura di non violenza educando alla pace. A partire dai più giovani nelle scuole e nelle università. Ma non solo.
Perché siamo convinti che sia necessario ridurre gli investimenti militari, destinando maggiori risorse alla ricerca scientifica e alla messa in atto di concreti progetti di pace.
Un grande evento internazionale per costruire un futuro di pace per tutti
Il decalogo di science for peace
A conclusione della 1° Conferenza Mondiale Science for Peace nel 2009 è stato presentato il Decalogo della Scienza per la Pace, nel quale sono sintetizzati i principi che guidano le azioni del Movimento Science for Peace e gli obiettivi che esso intende raggiungere in collaborazione con i suoi sostenitori.
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1
La scienza si fonda su un linguaggio universale e per questo è lo strumento più adatto per promuovere la pace a livello mondiale.
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2
La scienza ha dimostrato che siamo animali pacifici e che l'aggressività non è inscritta nel nostro DNA.
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3
Poiché è scientificamente dimostrato che la violenza genera violenza, bisogna delegittimarne ogni forma, in primis la pena di morte.
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4
Bisogna mettere al bando, insieme alla guerra, gli strumenti che la rendono possibile: le armi.
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5
Occorre ridurre le forze militari, addestrando invece i giovani a missioni di pace.
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6
I 27 eserciti nazionali europei andrebbero riuniti in un unico esercito europeo con funzioni di peacekeeping.
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7
Per eliminare le guerre bisogna agire sulle loro cause: la povertà, la mancanza di prospettive sono il germe di numerosi conflitti.
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8
Poiché anche l'integralismo religioso è frequente causa di conflitti, è indispensabile promuovere il dialogo interreligioso e l'interazione fra laici e credenti.
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9
La pace deve essere parte integrante del percorso educativo e dell'identità culturale di ogni cittadino.
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10I Paesi che hanno abolito le forze armate e quelli che hanno ridotto il budget della difesa a valori inferiori all'1% del PIL, inclusi i fondi provenienti da Ministeri diversi dal Ministero della Difesa e da allocazioni straordinarie, dovrebbero costituire un'associazione permanente, allineata alla Carta Costitutiva dell'ONU.