17 novembre 2023 – Università Bocconi, Milano

La guerra non è una necessità naturale. I conflitti, tuttavia, tornano virulenti e appaiono sempre più un destino inevitabile. In questo scenario, è quanto mai necessario interrogarsi su quale sia il ruolo della scienza di fronte all’inasprirsi delle tensioni a livello internazionale e nuovi scenari di guerra. Le scienze possono mostrare l’altra faccia della medaglia: mostrare come cooperazione e altruismo siano fattori evolutivi fondamentali, tanto in natura quanto in società.

La Conferenza Science for Peace and Health 2023 discuterà di questi temi con esperte ed esperti di livello internazionale e con approccio multidisciplinare, prendendo in esame l’ambito scientifico, sanitario, economico e sociale.

Sessione #1

10:00 – 11:30
NATURA ED EVOLUZIONE

Sessione #2

11:30 – 13:00
MEDICINA E RICERCA

Sessione #3

14:30 – 15:15
SCIENZA E DIRITTI

Sessione #4

15:15 – 16:30
SCENARIO GLOBALE

Speaker

Paolo Veronesi

Presidente Fondazione Umberto Veronesi

Francesco Billari

Rettore Università Bocconi

Paolo Gentiloni

Commissario europeo per gli affari economici e monetari

Daniel Högsta

Direttore Esecutivo ad interim, International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN), Premio Nobel per la Pace 2017

Elena Cattaneo

Professoressa di Farmacologia, Università di Milano; Senatrice a vita della Repubblica

Alberto Martinelli

Professore emerito di Sociologia e Scienza Politica, Università degli studi di Milano; Vicepresidente Science for Peace and Health, Fondazione Veronesi

Chiara Tonelli

Professore di Genetica, Università degli Studi di Milano; Presidente, Comitato Scientifico di Fondazione Umberto Veronesi

Kathleen Kennedy Townsend

Vice-Presidente Science for Peace and Health

Art for Peace Award 2023

Sotto la direzione artistica di Denis Curti, è conferito da Fondazione Umberto Veronesi ad artisti che hanno saputo distinguersi per il loro lavoro e sensibilità nei confronti delle sfide che l’umanità deve affrontare. Un premio fortemente voluto da Umberto Veronesi, mosso dalla convinzione che l’arte, come la scienza, utilizzi un linguaggio universale in grado di superare le barriere ideologiche e le differenze religiose, linguistiche ed etniche.

Il Premio di quest’anno va alla serie televisiva Mare fuori, per la capacità di aver sviluppato uno story telling sincero e contemporaneo, figlio del proprio tempo. Per aver “portato”, all’interno di una serie televisiva, tematiche complesse, spesso incentrate sui temi del “conflitto”, sempre con un approccio volto alla possibilità di trovare soluzioni.