In un’epoca in cui i cittadini sono chiamati a decidere o farsi un’opinione su tematiche complesse e che spesso necessitano di competenze scientifiche, l’affermarsi di internet e dei new media ha prodotto una molteplicità di opportunità positive.
Esiste, tuttavia, un rovescio della medaglia, come il rischio che i social network creino “echo chambers”, casse di risonanza online in cui le informazioni, anche quelle non corrette, sono confermate e, addirittura amplificate.
Science for Peace ha lanciato un appello al mondo della scuola e dell’università, al mondo dell’informazione, alle piattaforme del web e alle istituzioni nazionali, europee e internazionali, affinché si impegnino ad affrontare il fenomeno della disinformazione (online ma non solo) e a promuovere un dibattito pubblico ispirato ai principi del confronto aperto di idee e della verifica delle evidenze empiriche.