Professoressa di Genetica, Università degli Studi di Milano e Fondazione Filarete, Progetto Agrisost, Italia
Chiara Tonelli è Professore Ordinario di Genetica presso l’Università degli Studi di Milano, Italia, e leader del Gruppo di Genetica Molecolare delle Piante, Dipartimento di BioScienze. È membro della European Molecular Biology Organisation (EMBO). I suoi interessi scientifici spaziano dagli aspetti fondamentali della biologia delle piante, alle applicazioni biotecnologiche. Scopo principale dei suoi studi è decifrare la logica del controllo trascrizionale e della regolazione genica nelle piante, sia durante la fase di sviluppo, sia nell’interazione con l’ambiente. Ha contribuito all’identificazione e alla caratterizzazione molecolare di famiglie geniche responsabile del controllo coordinato della sintesi di flavonoidi e antociani nelle piante. Più recentemente ha scoperto il primo fattore di trascrizione che regola in modo specifico i movimenti degli stomi nelle piante, scoperta che apre a nuove possibilità per il miglioramento del sopravvivenza di colture e della produttività in condizioni di scarsità d’acqua. Le sue ricerche sono fi nanziate con fondi nazionali ed internazionali. Chiara ha operato in numerosi comitati e advisory board scientifici in Italia e all’estero. Attualmente è membro dell’Advisory Group su Cibo, Agricoltura e Biotecnologia della Commissione Europea, nonché del Gruppo Europeo di Esperti per la Ricerca su Alimentazione e Salute; è membro del Consiglio della European Plant Science Organisation (EPSO) e del Comitato di Ricerca e Transfer Tecnologico dell’Università di Milano.È referee per diversi giornali scientifici internazionali e valutatore per agenzie di assegnazione di fondi di ricerca (ERC, ANR,USDA, EMBO, TWAS, Human Frontier).
Dal 2005 Chiara è Segretario Generale della Conferenza Mondiale sul Futuro della Scienza, un ciclo di conferenze internazionali che riunisce eminenti esperti di varie discipline per discutere le implicazioni dell’avanzamento scientifico e aumentare la consapevolezza della società nel suo insieme, non solo in merito ai benefici della scienza, ma anche riguardo ai problemi e ai dilemmi che il continuo progresso scientifico comporta.